L'attore racconta un angolo della regione che, scoperto per caso, è diventato il suo rifugio. Tra panorami inaspettati e testimonianze del Medioevo. [...]
Esistono tesori non ancora del tutto svelati come, in Toscana, una regione nella Provincia di Siena al confine con l'Alta Maremma che pochi conoscono e frequentano. Per fortuna, aggiungerà qualcuno. Perché è questo che rende la Val di Merse, che non ha conosciuto i fasti del Chianti o della Val d'Orcia, una zona davvero autentica e preziosa. E può capitare di imbattersi quasi per caso in questa regione selvaggia, ricca di Riserve naturali e di paesaggi straordinari, e rimanerne stregati.
Così è successo a Luca Zingaretti, in un periodo particolare della sua vita. «Ero ossessionato dai paparazzi», racconta, «dovunque andavo mi seguivano. Stavo girando I giorni dell'abbandono di Roberto Faenza e una ragazza che lavorava nella produzione mi parlò di un agriturismo in mezzo ai boschi che si trovava in questa zona. Appena sono arrivato qui sono rimasto fulminato dalla bellezza di questi posti, dalla natura incontaminata e dalla pace incredibile. Per questo suo essere un territorio più selvaggio e meno "fighetto" l'ho sentito subito come un posto vicino a me, forse perché m'assomiglia un po'».
Poi è nato Hai visto mai?, la Festa del Documentario diretta da Zingaretti, che quest'anno ha visto la sua seconda edizione. «Volevo fare qualcosa che potesse valorizzare questa zona così poco conosciuta, così mi è venuta l'idea di fare una rassegna del documentario. In questo momento storico siamo sempre troppo online, c'è una grande tempestività tra fatto che accade e notizia, non c'è più tempo per un approfondimento. Il documentario è un'occasione per riappropriarsi di questo momento. E credo che questo posto, con la sua magia, possa creare qualcosa di nuovo, far incontrare persone che vengono da esperienze diverse, che qui possono parlarsi e confrontarsi».
Così germogliano nuove idee, qui dove c'è una natura viva e selvaggia che sorprende, con i suoi colori forti e la sua vegetazione rigogliosa e incontrollata, e dove gli alberi nei boschi s'intrecciano salendo verso l'alto alla ricerca della luce. Una visita dei boschi è assolutamente da non perdere, seguendo il consiglio di Zingaretti, «si può camminare ore a piedi senza incontrare nessuno. Sembra di attraversare foreste antiche che ricordano le atmosfere del Signore degli anelli. Mentre passeggi puoi scoprire un rudere medievale o il posto dove i viaggiatori di un tempo si fermavano per far abbeverare i cavalli. E prestando un po' di attenzione si possono avvistare animali ai quali, noi che abitiamo in città, non siamo più abituati: daini, cinghiali, volpi, conigli selvatici e uccelli di ogni specie».
Tanti sono i percorsi da poter fare a piedi o a cavallo, attraverso i boschi ricchi di querce e castagni secolari, lungo i due fiumi Farma e Merse, per sentieri frequentati solo da cacciatori o da cercatori di funghi. Da Monticiano ad esempio, dove una visita speciale merita il Parco di Tocchi, con la sua Riserva naturale biogenetica, è possibile raggiungere la località Carrotto nei pressi del podere Ferraia, dove comincia una spettacolare direttrice che collega la Val di Merse fino ai vigneti di Montalcino. Una passeggiata nel verde dei boschi per entrare in uno spazio senza tempo. «Noi spesso facciamo delle gite a cavallo e ci fermiamo in alcune radure che lasciano a bocca aperta. Leghi il cavallo, ti metti a mangiare e potresti essere in qualunque epoca». Ci sono posti suggestivi dove è possibile farsi il bagno in grandi vasche d'acqua limpida. «La Valle del Merse sembra veramente un posto incantato, da fiaba, dove», confessa Zingaretti, «si può fare il bagno nudi come vermi, tanto chi ti vede!».
Ma non solo natura. Attraverso sentieri silenziosi e tranquilli, si possono scorgere all'improvviso castelli abbandonati, eremi nascosti tra i boschi e visitare paesi bellissimi. Il borgo medievale di Monticiano, da cui si ammira un incredibile panorama sulla valle del fiume Merse, il castello fortificato di Chiusdino, l'antico borgo di Murlo con il suo castello del XII secolo e Sovicille, ricca di resti etruschi e romani. Tra le esperienze da non perdere, «una visita, possibilmente di notte», consiglia Zingaretti, «alla spettacolare Abbazia di San Galgano e alla Rotonda di Montesiepi dove c'è la Spada infissa nella roccia. Una passeggiata tra i vicoli di Monticano, e nel bellissimo chiostro di Torri. Per finire un bagno rilassante alle terme di Petriolo, dalle acque termali senza eguali».
Ma cosa rende questa zona tanto speciale? Zingaretti non ha dubbi. «Credo qui ci sia una Toscana vera, non ancora contaminata dal turismo, con tanti piccoli tesori di cui approfittare. La bellezza del posto, della natura, dell'architettura, unita ad una sua autenticità, soprattutto della gente». L'accoglienza, l'ospitalità, la voglia di condividere le tradizioni e i piaceri della tavola. «I ricordi più belli legati a questa zona sono a tavola», spiega l'attore, «qui trovi ancora la cucina delle nonne, i piatti tipici, il cinghiale in umido, pasta e fagioli, il ragù, ma quello di un tempo, che si faceva cuocere dalle sette di mattina». È così che da queste parti Zingaretti si sente subito in famiglia. «Mi legano a questa terra i momenti in cui fai parte di qualche cosa intorno ad un tavolo, ad un focolare, o passeggiando tra i boschi a cavallo».
E mentre veniamo rassicurati che il Commissario Montalbano prima o poi tornerà, «probabilmente nel 2008, non ho ancora firmato... ma ci stiamo lavorando», iniziamo a preoccuparci che se si sparge troppo la voce c'è il rischio che questa non sia più un'oasi dove rifugiarsi. E se la scoprono i paparazzi? «Nessun rischio, ho già creato una catena di cacciatori pronti a sparare a chi non è veramente interessato alla Val di Merse, Montalbano sono!» [Via Kataweb]
18/07/07
La Toscana segreta di Luca Zingaretti
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1 commento:
Buongirorno. Mi chiamo Paola Gennari, sono un medico che vive e lavora a siena. Avendo mesi fa letto il bell'articolo riguardante il vigaggio di Luca Zingaretti nella valle della merse mi chiedevo se fosse interessato a darci una mano nella strenua battaglia che abbiaMO INIZIATO, CON POCHE SPERANZE MA TANTA RABBIA, CONTRO IL PROGETTO DI AMPLIAMENTO DELL'AEREOPORTO DI AMPUGNANO, situato appunto nella valle, a ridosso di sovicille, Torri, Stigliano. Il progetto, se realizzato, distruggerebbe la vallata e le zone limitrofe, cosi' efficacemente descritte nell'articolo "la toscana segreta". il tutto in una cittadina, come siena, di appena 50000 abitanti (!) al momento priva di efficaci vie di comuinicazione sia su gomme che su ferrovia. abbiamo veramente bisogno di aiuto per portare lo scandalo fuori dalla realta' senese e cercare di fermare lo scempio! si e' costituito un comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di ampugnano,con un suo indirizzo web,http:/ospiti.comune.siena.it/filoerba/aeroporto dove si possono trovar tutti i particolari. ABBIAMO DAVVERO BISOGNO DI AIUTO E VISIBILITA' A LIVELLO NAZIONALE, fuori dal microcosmo politico ed economico senese e poco tempo per agire! temo che i cacciatori armati qua non bastino. grazie e saluti
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