21/06/10

Salina, così muore la spiaggia del "Postino". Mare e barche distruggono l'ultimo set di Troisi

Salina Spiaggia di PollaraNell'immaginario della gente rimarrà per sempre la spiaggia de Il postino, l'ultimo film girato da Massimo Troisi prima di morire. È su quei ciottoli che il postino Troisi e il poeta Philippe Noiret scagliare i ciottoli nel mare di Salina, suggello di un'amicizia cementata dai versi. Sono passati 13 anni dalle riprese di quel film e oggi la spiaggia di Pollara, a Malfa, comune dell'isola di Salina, è pressoché scomparsa. Divorata dall'inesorabile processo di erosione del mare ma anche dal ripetuto crollo dei massi che, staccandosi dal costone sovrastante, l'hanno ormai quasi seppellita: nel '94, quando il film è stato girato, la spiaggia era larga 10 metri, oggi poco più di 4.

03/12/07

Le luminarie natalizie di Salerno

Salerno, luminarie natalizieImmaginari alberi di natale che ricordano la leggerezza e il volo degli aquiloni, una grande sagoma solare, un antico atlante astronomico costellato da pianeti e gigantesche silhouettes di uomini e donne [...]
Per ammirare queste opere d’arte luminose, già applaudite in Piemonte, devi venire a Salerno dove, fino al 31 gennaio potrai lasciarti avvolgere dalle “Notti di Luce”, mentre una serie di eventi, dalla musica alla danza, dal teatro alle esibizioni, completeranno il programma di manifestazioni natalizie. Arte contemporanea ma anche tradizioni e storia caratterizzano la provincia di Salerno. Dalla Costiera amalfitana al Cilento sono tanti i mercatini di Natale e le rappresentazioni della Natività a cui puoi prendere parte, per respirare appieno la magica atmosfera dell’Avvento. Tra i mercatini natalizi, molto belli quelli organizzati a Praiano, all’interno della kermesse “TradizioNatale”, che ti offrono la possibilità di acquistare regali ed addobbi, ammirare luci e gustare le varie specialità gastronomiche. Ad Amalfi, invece, poco distante, non perderti la suggestiva deposizione del Bambin Gesù nella grotta dello Smeraldo da parte dei sommozzatori e, il giorno della Vigilia, lo spettacolo della discesa della stella cometa dal monte Tabor sul Duomo. E come dimenticare, parlando di presepi, che molte località della Costiera amalfitana, come le bellissime Positano e Ravello, per la loro conformazione, ricordano proprio il presepe, arroccati come sono sulle montagne, con le piccole case dai colori sfumati e le stradine che si intrecciano e si aggrovigliano, in un susseguirsi inusuale di vicoletti e slarghi.

Una tradizione che si rinnova ogni anno è anche quella di rappresentare la nascita del Messia: di particolare suggestione i presepi viventi allestiti a Oliveto Citra e a Eboli, dove centinaia di figuranti, tutti rigorosamente vestiti con abiti che rievocano la tradizione natalizia locale ti danno la sensazione di fare un viaggio indietro nel tempo. Se sei appassionato di mostre di artigianato presepistico, invece, ti consigliamo di fare un giro a Giffoni Valle Piana, Padula e Cava de’ Tirreni: pastorelli e figure di un tempo, lavorate con arte e passione dagli artigiani vengono qui esposte nella semplicità di stili diversi.
[via Turismo Regione Campania]

30/07/07

I Borghi Marinari della Sicilia

Mare in SiciliaIl Circuito dei “Borghi Marinari” è un progetto che unisce le città di mare siciliane, corrispondenti agli storici borghi isolani, maggiormente significativi. [...]

Vede coinvolti, in veste di soci co-fondatori, i seguenti comuni: Brolo, Cefalù, Giardini Naxos, Licata, Marsala, Mazara del Vallo, Menfi, Milazzo, Portopalo di Capo Passero e Sciacca.

L’esperienza del Consorzio è assolutamente innovativa, nel panorama della nostra Regione, per la capacità di aggregare realtà geograficamente distanti, ma accomunate dalla “differente similitudine”.

I dieci comuni infatti, rappresentano ognuno i vari aspetti della Sicilia: i tre mari che bagnano l’Isola, le svariate culture e dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli e che hanno generato le differenti “anime” di ciascun centro.
Link: http://www.borghimarinari.it/

18/07/07

La Toscana segreta di Luca Zingaretti

Il paese di TocchiL'attore racconta un angolo della regione che, scoperto per caso, è diventato il suo rifugio. Tra panorami inaspettati e testimonianze del Medioevo. [...]

Esistono tesori non ancora del tutto svelati come, in Toscana, una regione nella Provincia di Siena al confine con l'Alta Maremma che pochi conoscono e frequentano. Per fortuna, aggiungerà qualcuno. Perché è questo che rende la Val di Merse, che non ha conosciuto i fasti del Chianti o della Val d'Orcia, una zona davvero autentica e preziosa. E può capitare di imbattersi quasi per caso in questa regione selvaggia, ricca di Riserve naturali e di paesaggi straordinari, e rimanerne stregati.
Così è successo a Luca Zingaretti, in un periodo particolare della sua vita. «Ero ossessionato dai paparazzi», racconta, «dovunque andavo mi seguivano. Stavo girando I giorni dell'abbandono di Roberto Faenza e una ragazza che lavorava nella produzione mi parlò di un agriturismo in mezzo ai boschi che si trovava in questa zona. Appena sono arrivato qui sono rimasto fulminato dalla bellezza di questi posti, dalla natura incontaminata e dalla pace incredibile. Per questo suo essere un territorio più selvaggio e meno "fighetto" l'ho sentito subito come un posto vicino a me, forse perché m'assomiglia un po'».
Poi è nato Hai visto mai?, la Festa del Documentario diretta da Zingaretti, che quest'anno ha visto la sua seconda edizione. «Volevo fare qualcosa che potesse valorizzare questa zona così poco conosciuta, così mi è venuta l'idea di fare una rassegna del documentario. In questo momento storico siamo sempre troppo online, c'è una grande tempestività tra fatto che accade e notizia, non c'è più tempo per un approfondimento. Il documentario è un'occasione per riappropriarsi di questo momento. E credo che questo posto, con la sua magia, possa creare qualcosa di nuovo, far incontrare persone che vengono da esperienze diverse, che qui possono parlarsi e confrontarsi».
Così germogliano nuove idee, qui dove c'è una natura viva e selvaggia che sorprende, con i suoi colori forti e la sua vegetazione rigogliosa e incontrollata, e dove gli alberi nei boschi s'intrecciano salendo verso l'alto alla ricerca della luce. Una visita dei boschi è assolutamente da non perdere, seguendo il consiglio di Zingaretti, «si può camminare ore a piedi senza incontrare nessuno. Sembra di attraversare foreste antiche che ricordano le atmosfere del Signore degli anelli. Mentre passeggi puoi scoprire un rudere medievale o il posto dove i viaggiatori di un tempo si fermavano per far abbeverare i cavalli. E prestando un po' di attenzione si possono avvistare animali ai quali, noi che abitiamo in città, non siamo più abituati: daini, cinghiali, volpi, conigli selvatici e uccelli di ogni specie».
Tanti sono i percorsi da poter fare a piedi o a cavallo, attraverso i boschi ricchi di querce e castagni secolari, lungo i due fiumi Farma e Merse, per sentieri frequentati solo da cacciatori o da cercatori di funghi. Da Monticiano ad esempio, dove una visita speciale merita il Parco di Tocchi, con la sua Riserva naturale biogenetica, è possibile raggiungere la località Carrotto nei pressi del podere Ferraia, dove comincia una spettacolare direttrice che collega la Val di Merse fino ai vigneti di Montalcino. Una passeggiata nel verde dei boschi per entrare in uno spazio senza tempo. «Noi spesso facciamo delle gite a cavallo e ci fermiamo in alcune radure che lasciano a bocca aperta. Leghi il cavallo, ti metti a mangiare e potresti essere in qualunque epoca». Ci sono posti suggestivi dove è possibile farsi il bagno in grandi vasche d'acqua limpida. «La Valle del Merse sembra veramente un posto incantato, da fiaba, dove», confessa Zingaretti, «si può fare il bagno nudi come vermi, tanto chi ti vede!».
Ma non solo natura. Attraverso sentieri silenziosi e tranquilli, si possono scorgere all'improvviso castelli abbandonati, eremi nascosti tra i boschi e visitare paesi bellissimi. Il borgo medievale di Monticiano, da cui si ammira un incredibile panorama sulla valle del fiume Merse, il castello fortificato di Chiusdino, l'antico borgo di Murlo con il suo castello del XII secolo e Sovicille, ricca di resti etruschi e romani. Tra le esperienze da non perdere, «una visita, possibilmente di notte», consiglia Zingaretti, «alla spettacolare Abbazia di San Galgano e alla Rotonda di Montesiepi dove c'è la Spada infissa nella roccia. Una passeggiata tra i vicoli di Monticano, e nel bellissimo chiostro di Torri. Per finire un bagno rilassante alle terme di Petriolo, dalle acque termali senza eguali».
Ma cosa rende questa zona tanto speciale? Zingaretti non ha dubbi. «Credo qui ci sia una Toscana vera, non ancora contaminata dal turismo, con tanti piccoli tesori di cui approfittare. La bellezza del posto, della natura, dell'architettura, unita ad una sua autenticità, soprattutto della gente». L'accoglienza, l'ospitalità, la voglia di condividere le tradizioni e i piaceri della tavola. «I ricordi più belli legati a questa zona sono a tavola», spiega l'attore, «qui trovi ancora la cucina delle nonne, i piatti tipici, il cinghiale in umido, pasta e fagioli, il ragù, ma quello di un tempo, che si faceva cuocere dalle sette di mattina». È così che da queste parti Zingaretti si sente subito in famiglia. «Mi legano a questa terra i momenti in cui fai parte di qualche cosa intorno ad un tavolo, ad un focolare, o passeggiando tra i boschi a cavallo».
E mentre veniamo rassicurati che il Commissario Montalbano prima o poi tornerà, «probabilmente nel 2008, non ho ancora firmato... ma ci stiamo lavorando», iniziamo a preoccuparci che se si sparge troppo la voce c'è il rischio che questa non sia più un'oasi dove rifugiarsi. E se la scoprono i paparazzi? «Nessun rischio, ho già creato una catena di cacciatori pronti a sparare a chi non è veramente interessato alla Val di Merse, Montalbano sono!» [Via Kataweb]

27/06/07

Integrazione guida Rough per chi va in Irlanda

Pag. 463: a Carrowteige il maglificio Donal Turpin è chiuso dal 2002. Pag. 528 riga 1: Kennedy's non è più così conveniente come forse quando lo avete censito, la produzione è limitata e un pò vecchia rispetto ad altri punti vendita. [...]

Un fish & chips veramente fuori dell'ordinario è a Dublino, da Leo Burdock in Werburgh St, di fronte alla Christ Church Cathedral: migliore di Walkers al porto di Kilmore Quay (dove sono andato di proposito seguendo le indicazioni della guida) Per il resto complimenti, la Rough è un attendibile compagno di viaggio: grazie a voi ho potuto godere della migliore musica celtica e popolare irlandese oltre che i pubs più caratteristici: il tour è durato quasi tre mesi e la colpa è anche un pò vostra!!!,ma ne valeva la pena. Mi permetto inoltre di segnalare a Kilkenny, presso il locale teatro adiacente l'ampio parcheggio sottostante il Castello, uno spettacolo folkloristico che si tiene quasi tutti i giorni di musiche e danze irladesi: quello che ho visto è tra i ricordi più belli che ho di quel paese: vale un intero viaggio. Alla fine dello spettacolo gli intervenuti sono invitati a rimanere per dar vita ad una festa in piena tradizione irlandese con gli artisti ed i locali. Una esperienza da non perdere.
Via: http://www.roughguides.it

23/06/07

Siracusa, la città siciliana più bella e affascinante

Siracusa racchiude la più ricca concentrazione di luoghi storici e di meraviglie architettoniche, che vanno dalle rovine greche e romane agli straordinari palazzi barocchi. [...]
Oltre Siracusa, il sud-est vanta bellissime città barocche come Noto e Ragusa, riprogettate e ricostruite nel XVII secolo dopo che un terremoto devastante le aveva ridotte in macerie; in questa regione si trovano anche i cimiteri neolitici di Pantàlica, unici nel loro genere, che sono uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia.
Via: http://www.roughguides.it